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L’Osteria della Sghisa dedica una serata alla fermentazione dei cibi, una tecnica antichissima ma anche molto moderna, attraverso cui ottenere alimenti dalle spiccate qualità nutrizionali e organolettiche, ricchi di benefici per il nostro organismo e sostenibili.
Mercoledì 8 aprile, alle ore 20.00, si terrà un workshop per imparare a fermentare le verdure, con Giulia Pieri, chef specializzata in cucina vegetale, integrale e probiotica.
Durante il laboratorio i partecipanti impareranno a produrre verdure fermentate utilizzando due metodi diversi, con salatura a secco e con la salamoia, e potranno portarle a casa per continuare a seguire in autonomia la loro fermentazione. La serata prevede anche una degustazione con assaggi di cibi fermentati preparati dalla chef, per scoprire i sapori inaspettati e stimolanti propri dei cibi fermentati.
Info
Per partecipare al workshop è obbligatoria la prenotazione.
Il costo è di 45 € a persona.
Il corso si terrà con un minimo di 10 partecipanti e con un massimo di 20 persone.
Ogni iscritto dovrà portare da casa un coltello, un tagliere, una ciotola capiente, una grattugia a fori larghi. I partecipanti riceveranno un gadget.
Per info e prenotazioni: 0546 668354 – info@osteriadellasghisa.com
Giulia Pieri
Giulia Pieri è una chef romagnola, specializzata in cucina vegetale, integrale e probiotica.
Da alcuni anni ha approfondito l’ambito delle fermentazioni di cibi e bevande, in un’ottica del cibo come mezzo per prendersi cura di sè stessi a tutto tondo.
Organizza e tiene corsi di cucina vegetale e fermentazioni anche in collaborazione con altri professionisti, medici e nutrizionisti.
L’uso creativo dei cibi fermentati è parte del suo lavoro come chef freelance e docente. Collabora inoltre a vari livelli con la CibOfficina di Carlo Nesler, azienda produttrice di cibi fermentati.
La sua è una cucina vitale, fatta di equilibrio, struttura e umami. Attraverso i cibi fermentati la sua cucina si arricchisce in gusto, sapori inaspettati e stimolanti. Allo stesso tempo il cibo diviene più digeribile e ricco di nutrienti, vitamine ed enzimi.
Sempre comunque attenta anche alle nuove tendenze, prende spunto da piatti tradizionali e dalle cucine asiatiche.
Ama rielaborare nuove e antiche ricette, e viaggiare per ricevere nuovi stimoli, con uno sguardo sempre attendo all’autoproduzione all’etica.